La Dott.ssa Giulia Amadeo presenta una guida semplice ma efficace per affrontare l’esdebitazione dell’incapiente. Scopri i dettagli della procedura!

Esdebitazione: la guida per affrontare la propria posizione insolvente

Novità introdotta dall’art. 14 quaterdecies della l. 3/2012 è la procedura dell’esdebitazione dell’incapiente.

Si tratta sempre di sovraindebitamento , tuttavia, vi sono delle peculiarità e delle regole che richiedono molta attenzione anche per un interprete esperto.

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Qui di seguito si propone una guida volutamente semplificata, ma efficace, rivolta proprio al debitore che crede di non avere più alcuna possibilità per affrontare la propria esposizione debitoria.

Scopri tutti i dettagli della procedura, continua a leggere la nostra news!

Chi è il soggetto incapiente?

Innanzitutto: a chi si rivolge la procedura? Ai debitori persone fisiche, che siano meritevoli ed incapienti.

Chi sono gli incapienti? Chi non può offrire nulla ai creditori per soddisfarli neanche in prospettiva futura!

Attenzione: a differenza di quanto si potrebbe pensare, l’incapiente non è soltanto il disoccupato o il nullatenente.

Potresti accedere alla procedura di esdebitamento anche se godi di un reddito minimo che ti consente soltanto di provvedere a te stesso e alla tua famiglia e non possiedi alcun’altra entrata economica.

Come si accerta l’incapienza in caso di esdebitazione?

Per accertare l’incapienza si compie il seguente calcolo: al reddito lordo del debitore si sottraggono

una serie di voci (le imposte pagate, le spese di produzione del reddito, l’importo necessario al mantenimento, proprio e della famiglia, individuato attraverso una particolare conteggio per il quale si rinvia alla l. 3/2012).

Se dal calcolo non risultano utilità per soddisfare i creditori, bensì soltanto un importo minimo che consente a sé e alla propria famiglia di vivere un’esistenza dignitosa, si dovrà concludere per l’incapienza.

Se sei un debitore e possiedi tali requisiti potrai, una volta nella vita, solo per il tramite dell’Organo di Composizione della Crisi (OCC), presentare un ricorso al Tribunale rappresentando la tua condizione di incapienza al fine di richiedere l’esdebitazione, ottenendo la cancellazione dei tuoi debiti.  

Funzioni dell’organo di composizione della crisi

Inoltre, tale Organo ha una serie di altre funzioni tra le quali quelle di:

  • comunicare alle parti il decreto di esdebitazione;

  • effettuare le verifiche ordinate dal Giudice per individuare le sopravvenienze;

  • vigilare sull’adempimento da parte del debitore dell’obbligo di deposito annuale (per i 4 anni successivi all’esdebitazione) della dichiarazione circa le utilità sopravvenute rilevanti;

  • comunicare al Giudice ogni violazione ed informazione rilevante per la procedura.

Quale è il contenuto del ricorso?

Una serie di documenti che consentano di accertare il tuo reddito, le attività e passività del tuo nucleo familiare, l’elenco dei creditori, gli atti di straordinaria amministrazione che hai posto in essere negli utili cinque anni, etc.

La relazione particolareggiata redatta dall’OCC all’interno della quale saranno indicate:

  • le cause dell’indebitamento e la diligenza che hai impiegato nell’assumere le obbligazioni;

  • le ragioni dell’incapacità di adempiere alle obbligazioni che hai assunto;

  • indicazione dell’eventuale esistenza di tuoi atti impugnati dai creditori;

  • valutazione della completezza ed attendibilità della documentazione depositata.

Tale documentazione è essenziale per consentire al Giudice di valutare il tuo patrimonio e soprattutto la tua meritevolezza.

 Indagine sulla meritevolezza in caso di procedura di esdebitazione dell’incapiente

L’indagine sulla meritevolezza è molto complessa: basti pensare che valuta tutti gli aspetti testé richiamati (cause dell’indebitamento, diligenza impiegata nell’assumere le obbligazioni, etc.) e, pertanto, non si sofferma ad un accertamento relativo al solo momento genetico delle obbligazioni.

Vi è di più! All’interno della valutazione rientra anche la meritevolezza del soggetto finanziatore, ad esempio la Banca, che deve dimostrare di aver accertato il merito creditizio del proprio cliente: in

altre parole, deve provare di aver controllato scrupolosamente la tua situazione patrimoniale accertandosi della tua capacità di adempiere alle obbligazioni contratte.

Il Giudice sulla scorta delle predette documentazioni, nonché verificata l’assenza di atti in frode, dolo e colpa grave nella formazione dell’indebitamento, potrà concedere l’esdebitazione. 

La tutela dei creditori rimasti insoddisfatti

Attenzione: tale procedura consente al debitore di liberarsi dai debiti lasciando i creditori completamente insoddisfatti.

Pertanto, il Legislatore ha previsto anche dei rimedi per tutelare proprio i creditori: pensiamo ai limiti all’accesso a tale procedura, ma soprattutto all’obbligo del debitore, sotto pena di revoca del beneficio dell’esdebitazione, di deposito annuale, per il quadriennio successivo all’esdebitazione, di una relazione che illustri eventuali sopravvenienze, come ad esempio un’eredità, un incremento reddituale etc.

Infatti, qualora l’OCC verifichi che nei 4 anni successivi all’esdebitazione siano pervenuti in capo al debitore esdebitato utilità sufficienti a soddisfare almeno il 10% dei crediti, le stesse dovranno essere destinate ai creditori precedentemente insoddisfatti. 

Funzione di solidarietà sociale della procedura

Alla luce di tutto quanto sopra esposto, appare evidente il favor debitoris di tale procedura: è chiara la funzione di solidarietà sociale dell’istituto che consente anche a chi non può in alcun modo pagare i propri debiti di ottenerne la cancellazione.

Non resta che attendere le prime attuazioni della disciplina da parte dei Tribunali per verificare l’efficacia di questo strumento.

Per ricevere una consulenza in tema di esdebitazione e sovraindebitamento, i nostri professionisti sono a tua disposizione

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