Separazione e divorzio: i figli e la coordinazione genitoriale

L’Avv. Sara Belotti approfondisce il tema della coordinazione genitoriale, il processo multidisciplinare utile in caso di conflitto. Scopri di più, leggi la news!

Troppo spesso assistiamo a situazioni di alta conflittualità all’interno dei contesti familiari e a causa di incomprensioni o difficoltà di dialogo tra i genitori, chi si trova a risentirne maggiormente sono sempre i figli.

In queste situazioni i bisogni dei figli non trovano le giuste attenzioni ed anzi, i minori vengono “utilizzati” per alimentare il conflitto, con il rischio che il disagio degli stessi aumenti progressivamente.

Nei percorsi di separazione e divorzio, non sempre è possibile accompagnare i genitori e trovare accordi accettabili per entrambi e funzionali ad un corretto sviluppo dei figli.

Proprio per questi motivi, sono ormai sempre più diffuse le c.d. “ADR” (procedimenti di risoluzione alternative delle controversie), tra cui la Coordinazione Genitoriale. 

Cos’è la coordinazione genitoriale?

La coordinazione genitoriale è un processo multidisciplinare che mira a rispondere ai bisogni di consulenza delle famiglie e a fornire un orientamento circa il piano genitoriale e gli accordi di separazione.

L’obiettivo principale è aiutare i genitori a superare i conflitti nel miglior interesse dei figli.

Si tratta di un procedimento centrato sul minore, attraverso il quale un professionista, con formazione ed esperienza nella mediazione familiare, aiuta i genitori altamente conflittuali ad attuare il loro piano genitoriale, facilitando la risoluzione delle controversie in maniera appropriata, educandoli in merito ai bisogni dei loro figli e, previo consenso delle parti (o del giudice), prendendo decisioni all’interno dell’ambito dell’ordine del Tribunale o dell’incarico ricevuto. 

Quando viene utilizzata la coordinazione genitoriale e a chi si rivolge?

Viene utilizzata in tutti i quei casi di elevata conflittualità a seguito della separazione della coppia genitoriale, ovvero in tutti quei casi in cui vi è un alto livello di conflitto in cui i minori esposti e che rischia di far sviluppare disturbi dell’adattamento e relazionali.

Si tratta di un istituto volto a proteggere i bambini dall’esposizione ai disaccordi dei loro genitori e può promuovere, tutelare e mantenere delle funzionali relazioni genitori-bambino nel primario e superiore interesse dei figli di genitori separati. 

La mediazione famigliare e il ruolo del coordinatore genitoriale

La coordinazione genitoriale è particolarmente indicata nei casi in cui è presente un contenzioso giudiziario su questioni che riguardano i minori, ovvero in tutti i quei casi in cui i genitori hanno difficoltà a comunicare le informazioni sul benessere del loro bambino, genitori che hanno bisogno di un supporto per attuare il loro piano genitoriale, ovvero in quei casi in cui la mediazione familiare non ha avuto successo.

Il coordinatore genitoriale, al quale è richiesta esperienza sulla mediazione familiare, conoscenze psicologiche e psichiatriche e una preparazione in materia legale, cerca di agevolare la bigenitorialità superando i conflitti che si sono creati in famiglia e che fanno perdere di vista i bisogni dei figli, cercando di fare prevalere un clima familiare “non antagonistico” e incentrato sul minore.

Chi nomina il coordinatore genitoriale?

Il coordinatore genitoriale viene normalmente nominato tramite un provvedimento del Tribunale oppure mediante un accordo di incarico sottoscritto da entrambi i genitori con la finalità propria di essere coadiuvati nell’attuazione di un programma di genitorialità condivisa.

L’idea è arrivata dagli Stati Uniti d’America, dove viene adottata da più di vent’anni e adesso si sta diffondendo anche nei Tribunali Italiani.

Quali sono i benefici della coordinazione genitoriale?

I benefici che si possono trarre da questo tipo di intervento sono molteplici.

I figli, individuano tecniche di comunicazione efficaci, sono quindi più liberi di esprimere le proprie emozioni e riescono meglio a rapportarsi con le figure genitoriali.

I genitori, prendono coscienza e contezza dell’impatto che la separazione ha sui figli e riescono a rendersi conto di quello che essi provano e possono essere più attenti alle loro esigenze ed aiutarli.

Per una consulenza circa i temi qui sopra esposti, i nostri professionisti sono a tua disposizione.

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