Patto di famiglia nelle imprese familiari: vantaggi e criticità del passaggio generazionale
Negli ultimi anni si è assistito a una crescente esigenza, sia volontaria che strategica, di programmare con anticipo la trasmissione del patrimonio familiare da una generazione all’altra. Questa esigenza emerge con particolare forza nel contesto delle imprese familiari e delle partecipazioni societarie, che costituiscono una realtà di grande rilievo economico in Italia.
Secondo i dati disponibili, nel 2024 le imprese familiari costituiscono circa il 65% del totale delle imprese presenti nel nostro Paese*, sottolineando così l’importanza di affrontare con serietà il tema del ricambio generazionale e della continuità aziendale.

Cos’è il patto di famiglia nelle imprese familiari
In tale contesto, il legislatore italiano ha introdotto nel 2006 lo strumento giuridico denominato patto di famiglia nelle imprese familiari, volto a facilitare la pianificazione anticipata del passaggio generazionale. Tale istituto consente all’imprenditore di trasferire, in modo volontario e programmato, l’azienda stessa o le quote di partecipazione societarie a uno o più discendenti.
Come funziona il patto di famiglia
Per tutelare i diritti degli altri soggetti legittimari, in particolare gli eredi esclusi dal trasferimento, il patto di famiglia prevede che i discendenti beneficiari corrispondano agli eredi esclusi una somma di denaro equivalente al valore delle loro quote di legittima, salvo rinuncia totale o parziale da parte di questi ultimi. È inoltre possibile concordare una liquidazione in natura, totale o parziale, delle quote spettanti agli altri eredi.
Vantaggi del patto di famiglia nelle imprese familiari
Il patto di famiglia nelle imprese familiari offre diversi vantaggi significativi, tra cui:
- Trasferimento immediato e sicuro: favorisce una transizione generazionale senza rischi di dissoluzione dell’attività o di controversie tra gli eredi;
- Protezione legale del trasferimento: il patto non è soggetto alle azioni di collazione o riduzione da parte degli altri eredi al momento dell’apertura della successione;
- Importanti benefici fiscali: i trasferimenti effettuati tramite il patto di famiglia ai discendenti e al coniuge sono esenti dall’imposta sulle successioni e donazioni, purché i beneficiari mantengano il controllo dell’impresa per almeno cinque anni dal trasferimento.
Svantaggi e criticità del patto di famiglia
Nonostante i numerosi vantaggi, la scelta di adottare un patto di famiglia nelle imprese familiari comporta anche alcune criticità che è fondamentale conoscere:
- Costi e complessità procedurale: la pianificazione e la stipula del patto richiedono tempo, risorse e una consulenza legale qualificata;
- Necessità di accordo unanime: il patto di famiglia deve essere condiviso da tutti gli eredi coinvolti, ed è sostanzialmente immodificabile una volta stipulato, limitando eventuali adattamenti futuri.
Quando conviene stipulare un patto di famiglia nelle imprese familiari?
Generalmente, il patto è consigliabile nelle situazioni in cui esiste un chiaro successore designato e dove la tutela della continuità aziendale e la prevenzione di futuri conflitti rappresentano priorità strategiche.
Conclusioni: il valore della consulenza
In definitiva, il patto di famiglia nelle imprese familiari rappresenta uno strumento potente e vantaggioso per una pianificazione efficace del passaggio generazionale, ma richiede attenzione e una valutazione approfondita delle sue implicazioni. È fondamentale affidarsi a una consulenza qualificata per affrontare correttamente ogni aspetto legale, fiscale e familiare, garantendo così una transizione serena e consapevole.
*dato Osservatorio AUB-AIDAF 2024