Bonus amministratore Srl: cosa dice la legge?

Il compenso extra è sempre legittimo?

Se si è soci di una società a responsabilità limitata (S.r.l.), può accadere che l’amministratore – magari particolarmente attivo o capace – chieda un compenso aggiuntivo (una sorta di premio) o addirittura vanti un credito per il valore che ritiene di aver generato nella società grazie alla propria attività.

Ma la richiesta è legittima? E su quali basi può essere fondata?
Vediamo cosa prevede la legge e quali sono i margini di manovra.

Bonus amministratore Srl cosa dice la legge

1. Il compenso dell’amministratore non è automatico

La legge stabilisce che il compenso dell’amministratore deve essere determinato al momento della nomina o, in alternativa, dall’assemblea dei soci (art. 2389 c.c., applicabile anche alle S.r.l.).

Se manca una delibera chiara:

  • l’amministratore può chiedere un compenso “adeguato”,
  • ma non può autoattribuirselo.

In ogni caso, il diritto al compenso riguarda solo quanto formalmente deciso.
Se ha già ricevuto quanto previsto, non ha diritto automatico ad altri importi, anche se l’attività svolta è stata intensa o ha portato crescita alla società.

2. La crescita della società non giustifica un bonus automatico

Anche se la società è cresciuta sotto la guida dell’amministratore, questo non genera un diritto ulteriore.
L’aumento di valore rientra nel rischio imprenditoriale ed è compreso nel compenso pattuito.

Non basta aver fatto bene il proprio lavoro per ottenere un bonus amministratore Srl, salvo esplicite previsioni statutarie o deliberazioni assembleari.

3. Finanziamenti dell’amministratore: occhio alla postergazione

Se l’amministratore ha anche messo soldi propri nella società, si tratta di finanziamenti soci.

In questo caso:

  • l’art. 2467 c.c. prevede che il rimborso sia postergato rispetto ai creditori ordinari;
  • se il finanziamento è avvenuto in momenti di crisi, il rimborso può essere ulteriormente subordinato o persino escluso.

4. È un socio d’opera? La qualifica fa la differenza

Un socio d’opera conferisce alla società solo la propria attività. In certe situazioni, può chiedere una liquidazione basata sull’opera svolta.

Tuttavia, se l’amministratore non è qualificato come socio d’opera, non può usare questa figura per ottenere compensi extra.

5. Bonus e premi: serve una delibera chiara

Solo l’assemblea dei soci può deliberare un bonus o un premio per l’amministratore.

Condizioni:

  • Devono essere previsti dallo statuto o deliberati con criteri di trasparenza, oggettività e buona fede.
  • Secondo una recente sentenza del Tribunale di Torino (n. 6296/2024), i compensi variabili sono legittimi solo se:
    • chiari e giustificati da obiettivi raggiunti;
    • approvati regolarmente dai soci.

Se mancano questi requisiti, il bonus amministratore Srl non è dovuto.

Cosa possono fare i soci?

Se l’amministratore chiede un compenso extra, i soci dovrebbero:

  • Verificare l’esistenza di una delibera o di una previsione statutaria;
  • Chiedere trasparenza sui criteri di calcolo dell’eventuale premio;
  • Valutare con attenzione eventuali richieste di rimborso per finanziamenti, specie se fatti in periodi difficili;
  • Consultare un avvocato per analizzare la fondatezza legale delle richieste.

In sintesi

Il bonus all’amministratore di una Srl non è un diritto automatico.
Ogni compenso extra – premio, bonus o credito – deve essere deliberato dai soci e basato su criteri chiari, trasparenti e legittimi.

I soci hanno pieno diritto di chiedere documentazione, chiarimenti e rispetto delle regole previste dallo statuto e dalla normativa societaria.

Leggi tutte le news

Desideri ricevere maggiori informazioni su questo argomento? I nostri professionisti sono a tua disposizione

CONTATTACI